A volte ti trovi a pensare e ripensare a qualcosa che è andato in un modo e invece avresti voluto andasse in maniera differente.
Quella persona che all’inizio ti sembrava fosse la persona perfetta e d’improvviso ti rendi conto di non amare più.
Magari per un difetto che prima consideravi poco importante, ma che, con il passare del tempo è diventato sempre più evidente.
Oppure perchè hai conosciuto una persona nuova che ti ha fatto perdere la testa e hai pensato che la relazione precedente andasse chiusa.
O magari è stata lei o lui ad andar via, senza troppe spiegazioni, da un momento all’altro.
Oppure può capitare di lasciare una persona e piangere per averlo fatto, pentendonese.
Qualsiasi sia il motivo che ha messo fine ad un amore potresti trovarti a pensarci un po’ troppo.
Ma non è normale pensare ad una relazione finita?
Certo che lo è, ma se questo inizia a interferire pesantamente con la tua vita quotidiana per un tempo troppo lungo allora forse è il caso di affrontare la situazione.
Rimuginare in psicologia
Per rimuginio si intende un pensiero interminabile, che sebbene sembri indirizzato a risolvere un problema, in realtà non fa altro che renderlo sempre più intricato.
Come se fosse una lunga spirale che si avvolge su sè stessa fino a farti sprofondare nell’abisso della disperazione.
Si tratta di uno dei tratti tipici di un disturbo ossessico compulsivo, ma anche di altri disturbi d’ansia, ed è uno dei sintomi tipici del DOC da Relazione e delle varie forme di dubbio patologico.
Più rimugini più compaiono sintomi di stanchezza, sia fisica che mentale. Non di rado si manifesta una scarsa capacità di concentrazione.
Perché non si riesce a dimenticare
Quando una relazione si interrompe è come se avessimo subito un vero e proprio lutto. Non importa chi abbia lasciato chi, il meccanismo del lutto scatta allo stesso modo.
Quando abbiamo però un lutto reale sappiamo bene che la persona scomparsa non potrà ritornare, nè potrà farsi una nuova vita e neppure potrà capitarci di incontrarla per strada o sui social.
Nelle rotture relazionali invece, tutto ciò non avviene.
Magari possiamo avere la sensazione di non aver chiarito per bene prima di chiudere la relazione.
Oppure possiamo pensare che ora siamo diversi e saremo in grado di dare all’altra persona ciò che vuole.
O la continuiamo a seguire sui social o a sentirla telefonicamente.
Oppure ancora abbiamo degli amici in comune che ci raccontano di quanto sia divertente il suo nuovo partner.
In tutti questi casi il lavoro del lutto viene fortemente limitato essendo la persona, di fatto, sempre presente.
Pensieri negativi
Queste situazioni possono portare a sensazioni e pensieri negativi, come il pensiero di non essere degni di amore, la paura di restare per sempre da soli, la paura di aver perso l’unica persona davvero importante per noi, la paura che la nostra vita non valga niente se non abbiamo accanto a noi la persona giusta.
Come venirne fuori con l’aiuto terapeutico
Tutto questo mina fortemente le capacità di avere nuove relazioni sane, di stringere amicizie, di dedicarsi alle proprie passioni e di raggiungere i risultati desiderati sul lavoro. Molti lamentano quindi di avere una “bassa autostima”, ma non dimentichiamoci che l’autostima non è la causa di tutto questo, bensì ne è l’effetto.
Per fortuna smettere di rimuginare su un amore finito è possibile grazie alla psicoterapia.
Andranno innanzitutto studiati tutti i comportamenti che stai mettendo in atto tentando di affrontare il dolore della perdita, ma che invece di aiutarti ti fanno soffrire ancora di più.
Dopodichè è necessario studiare delle strategie per eliminare i comportamenti disfunzionali e promuovere i comportamenti funzionali.
Esistono infatti delle tecniche specifiche per lavorare su alcuni aspetti come il rimuginio, le crisi di pianto, il pensiero ossessivo dell’ex partner ecc.
Grazie quindi ad una terapia mirata alla soluzione del problema nel presente (e non andando ad analizzare ad esempio la tua infanzia, che molto probabilmente non c’entra nulla con il fatto che il tuo partner se n’è andato via con la collega di ufficio) potrai tornare a vivere una vita piena di soddisfazioni senza continuare a soffrire inutilmente.
Se ti riconosci in questa situazione prendi ora un appuntamento.