Vuoi capire se soffri di un disturbo ossessivo compulsivo?
Nelle prossime righe cercherò di aiutarti a capirlo.
L’aspetto principale del Disturbo Ossessivo Compulsivo (da qui in avanti DOC) è la presenza di ossessioni e compulsioni.
Definiamole meglio cercando di semplificare il più possibile.
Ossessioni: sono pensieri fastidiosi, ricorrenti, molesti che ci provocano un forte stato d’ansia
Compulsioni: comportamento (fisico o anche solo di pensiero) che consente in maniera razionale o meno di placare l’ansia legata alle ossessioni. Nello specifico il comportamento messo in atto viene vissuto come irrinunciabile, in alcuni casi come se fossimo costretti a metterlo in atto da una forza esterna.
Se vuoi approfondire il concetto di DOC vai su questo articolo: si può guarire da un doc?
Facciamo degli esempi in modo che possa esserti più chiaro, nella vita reale, come si manifesta un DOC, ed eventualmente riconoscere alcuni di questi comportamenti.
Controllo: ho chiuso la porta di casa? Ho chiuso il gas? Ho chiuso l’auto? Ho mandato la mail? E così via, chi tende a controllare più controlla più si sente insicuro, fino a dover controllare ulteriormente.
Ordine: mettere gli oggetti in un determinato modo senza poter fare altrimenti (abiti in ordine cromatico, libri in ordine alfabetico, di grandezza, avere la scrivania in perfetto ordine ecc ecc).
Pulizia: pulire gli oggetti, le stanze o noi stessi in maniera ‘esagerata’, dove per ‘esagerato’ si intende qualcosa che va oltre una pulizia ragionevole o ‘normale’ (per normale si intende quello che la maggior parte delle persone farebbe nella stessa condizione). Lavarsi le mani un numero eccessivo di volte, decontaminare tutti gli abiti prima di entrare in casa, disinfettare ogni superficie…
Scaramanzie: dover fare delle cose in un determinato modo per poter fare andare bene le cose, anche se non sono collegate al gesto stesso, ad esempio indossare un determinato capo di abbigliamento per poter far andare bene un esame, prendersi eccessiva cura di un oggetto per evitare che la nostra relazione vada male ecc.
Legate a numeri o parole: evitare o ricercare ossessivamente determinati numeri o parole o lettere. Ho paura di un certo numero perché è un numero diabolico, porta sfortuna, quando l’ho visto mi è successa una cosa brutta…
Paura di dire qualcosa di fuori luogo o di blasfemo: immaginare quando parliamo con qualcuno di offenderlo senza volerlo, di bestemmiare, di urlare in pubblico mettendosi in imbarazzo e così via.
Immagini e pensieri intrusivi: immaginare cose che ci spaventano, che vanno contro la nostra morale, che non vorremmo fare, ma proprio per questo ci tartassano. Ad esempio immaginare di poter fare del male a qualcuno o a noi stessi, avere immagini intrusive con contenuti omosessuali (se si è eterosessuali o viceversa), espliciti, violenti, proibiti immagini di atti sessuali con parenti, intrusione di immagini sacre in fantasie sessuali e così via.
Domande e dubbi: pensare continuamente ad una o più domande di cui non si riesce mai a venire a capo (vedi ad esempio il caso del DOC da relazione in cui ci si chiede continuamente se si ama o meno il proprio partner), dubbi sulla propria stessa esistenza (come faccio a sapere di esistere realmente?), dubbi sulla religione ecc.
Gli esempi qui riportati non sono ovviamente esaustivi, ma spero ti possano dare un’idea approssimativa di come funziona un DOC e di quali sono i campanelli di allarme che possono farti pensare di averne uno.
Per comodità ti riassumo le caratteristiche principali:
-Pensieri bizzarri
-Pensieri ricorrenti
-Sentirsi costretti ad agire in un determinato modo
-Forte rimuginio
-Paura di poter fare qualcosa che non si vuol fare
-Difficoltà a prendere decisioni
-Difficoltà di concentrazione e problemi di memoria e attenzione
Un test per individuare il DOC da Relazione
Qui troverai un test per sondare in maniera preliminare la possibilità di avere un DOC da Relazione, si tratta solo di una piccola parte dei DOC, ma se ti trovi in questa situazione ti potrà essere molto utile per iniziare ad orientarti, senza però dimenticare che un test non sostituisce una consulenza con uno specialista.