Doc da relazione

Il DOC da relazione è un disturbo ossessivo compulsivo legato alla sfera affettiva. In particolare, il partner che soffre di DOC da relazione è tormentato da una serie di domande e pensieri che gli suonano strani, inediti, pervasivi.

Domande e pensieri che prima non si sarebbe mai fatto o fatta, ma che ora sembrano dominare la sua giornata.

  • Lo amo, ma ho paura di non amarlo (anche al femminile).
  • Perché se lo amo mi chiedo se è davvero così?
  • La amo, ma non sono felice.
  • All’improvviso non mi piace più fisicamente, ma provo sentimenti molto forti.
  • So di amarlo, ma voglio lasciarlo.
  • Lo amo, ma non so se posso stare con lui.
  • Lo amo, ma non mi manca.

Ai quali si aggiunge la presenza di paure apparentemente irrazionali, non spiegabili.

La paura di non amare o di non stare vivendo un sentimento d’amore. O ancora la consapevolezza di non amarlo, ma non volerlo perdere. O il contrario: la paura di amare e il dubbio circa la natura dell’amore, se è davvero amore e non una qualche altra forma di riconoscenza o affetto.

Le ossessioni d’amore sono una delle più frequenti cause di sofferenza sia per gli uomini, sia per le donne.

Naturalmente avere dubbi sulla propria relazione, sull’amore che si prova per il proprio partner, o viceversa, può essere del tutto normale e non necessariamente patologico.

Ci sono momenti in cui si mette in discussione qualche aspetto, o altri in cui si hanno strane sensazioni. Ma in genere questi pensieri non si trasformano in qualcosa di ossessivo e onnipresente e sono passeggeri.

Quando invece la ricorrenza e l’ossessività sono il tratto definitivo, allora è il caso di verificare se non si sia in presenza di DOC da relazione. Una causa nascosta, che può generare conseguenze evidenti. Iniziamo dalle cause.

Le cause del DOC da relazione

Il DOC da relazione è una forma particolare di quello che viene definito dubbio patologico.

Per questo motivo molto spesso è accompagnato da altri contenuti ossessivi che possono non avere nulla a che fare con la relazione.

Il doc da relazione può riversarsi su cose come l’aspetto fisico del partner, il suo modo di fare, i comportamenti.

Si inizia a provare repulsione fisica, mentale, come se le cose apparentemente insignificanti, improvvisamente abbiano preso importanza.

Il DOC da relazione ci impedisce di vedere la realtà della coppia in cui stiamo vivendo, si comporta come una sorta di filtro che modifica e trasforma tutto ciò che viviamo, dandoci l’illusione di vedere cosa c’è davvero, ma rendendoci impossibile comprendere se la relazione che stiamo vivendo sia o meno adatta a noi.

Questi dubbi sono legati a momenti specifici della propria vita, in particolare quando ci sono:

  • Proposta di matrimonio.
  • Inizio di una convivenza.
  • Acquisto di una casa insieme.
  • Nascita di un figlio.
  • Incontro con un ex partner o contatto da parte di un ex partner.
  • Sconvolgimenti dell’equilibrio solito della vita di coppia, cambiamenti nella routine quotidiana.

I sintomi del DOC da relazione

Il segnale principale che si potrebbe essere in presenza di un DOC da relazione è il continuo rimuginio mentale, che logora costantemente chi ne soffre. Il dubbio diventa un pensiero onnipresente, confuso, ripetitivo.

Un tipico esempio di rimuginio da DOC da relazione è il pensare costantemente alla natura della relazione.

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Il rimuginio costante e la presenza di pensieri pervasivi sulla relazione sono sintomi di DOC da relazione.

Ma oltre questo possono essere presenti sensazioni associabili all’ansia e all’eccessiva preoccupazione:

  • Ansia costante e sensazione del respiro che viene meno.
  • Confusione mentale.
  • Attacchi di panico.
  • Sensazione di perdere la lucidità mentale.

A livello fisico si possono avvertire sintomi simili a quelli degli attacchi di panico:

  • Tachicardia.
  • Vertigini.
  • Sensazione di soffocamento.
  • Testa pesante e sensazione di non ricordare cose banali.
  • Eccesso di sudorazione.

Nella relazione poi può subentrare una sorta di disinteresse, anche intimo e sessuale, verso il partner, accompagnato dalla sensazione di poter avere un interesse fisico per altre persone.

Ci si sente come annodati a pensieri che non si vogliono districare.

Sono sensazioni confuse, contradditorie, che fanno sorgere il dubbio di non essere più innamorati, e si interpretano le sintomatologie fisiche e mentali come un segno che qualcosa di vero potrebbe esserci, aumentando la confusione e – a sua volta – il moltiplicarsi della sintomatologia fisica.

E se non fosse DOC da relazione?

Quando si parla di DOC da relazione non bisogna dimenticare che non è un disturbo a sè stante, ma una “variante” di un altro disturbo, il dubbio ossessivo (o dubbio patologico).

Nel DOC da relazione quello che succede è che abbiamo dei dubbi ossessivi sul tema specifico della nostra relazione sentimentale.

Già solo nel DOC da relazione può esserci un dubbio rivolto non solo al partner, ma anche ai figli, ai genitori e ad altre figure a cui siamo legati.

Ma se lo guardiamo dal punto di vista del dubbio patologico ci accorgiamo che mettere in dubbio la propria relazione o mettere in dubbio ad esempio il proprio orientamento sessuale, o mettere in dubbio il fatto di poter aver fatto del male a qualcuno il giorno prima e averlo dimenticato sono semplicemente diverse facce dello stesso dado.

Cambia il contenuto, ma è pur sempre un dubbio ossessivo. E come tale va trattato, a prescindere dal contenuto del dubbio.

Quindi cosa c’entra questo con la domanda iniziale? Come mi aiuta a capire a rispondere alla domanda “e se non fosse doc da relazione”?

Abbiamo detto che il dubbio patologico ha la caratteristica di costringerci a mettere in dubbio quello che di significativo c’è per noi.

Sarà quindi quasi inevitabile che anche la diagnosi stessa sarà oggetto dei dubbi.

La prima cosa che dico ai miei pazienti quando iniziamo un percorso di psicoterapia breve strategica online sul dubbio patologico o sul doc da relazione, è “lo so che in questo momento stai mettendo in dubbio le mie parole, non è colpa tua, fa parte del disturbo, non ti posso chiedere di non dubitare di ciò che dico, ma di darti un tempo per vedere se, lavorando insieme, ottieni i risultati sperati”.

Nel DOC da relazione sembra tutto vero

È estremamente frequente che nei primi tempi la cosa più difficile della terapia sia proprio il seguire le indicazioni date, poiché il dubbio cercherà per un bel po’ di continuare a insinuarsi in tutto ciò che viene detto o fatto.

Con l’applicazione però delle prescrizioni terapeutiche, dopo qualche tempo è possibile riuscire a vedere il dubbio dal giusto punto di vista, non più come la realtà, ma solo come un pensiero ossessivo che trasforma il modo di vederla.

Il DOC da relazione finisce così di sembrare tutto vero e ritorna nell’ambito di una problematica fuorviante che si può risolvere.

Come capire se è DOC da relazione e uscirne

Non voglio nasconderti la verità, purtroppo, per sapere se si tratta di un DOC o meno è necessario l’intervento di uno specialista.

Solo così infatti è possibile accertarsi se la tua condizione sia un sano dubbio sulla relazione o un vero e proprio DOC da relazione. Sarebbe bello poter avere un metodo per stabilirlo in modo semplice e veloce da soli e magari gratuitamente, ma la situazione è più complicata.

Se invece non si trattasse di DOC da relazione, ma di un problema relazionale, lo specialista potrà aiutarti ad affrontare anche questo aspetto, ma è fondamentale che la persona a cui ti rivolgi conosca bene il DOC da relazione per evitare che scambi una condizione per un’altra portandoti fuori strada.

Se vuoi sciogliere i tuoi dubbi hai due strade, puoi prenotare una prima seduta di psicoterapia breve strategica online.

Oppure iniziare a capirne di più facendo il nostro test:

Quanto può durare il DOC da relazione?

Se non curato adeguatamente può durare tutta la vita, presentandosi con maggior forza quando ci sono momenti particolarmente significativi nella vita di coppia (convivenza, nascita di un figlio, matrimonio).

Altri argomenti possono prendere il posto della relazione nel disturbo ossessivo, tra cui l’orientamento sessuale, la paura di far del male a qualcuno o a sé stessi, la paura di essere pedofili e via discorrendo.

Per questo motivo si tratta di un disturbo estremamente invalidante che andrebbe affrontato il prima possibile.

Quali sono le fasi del DOC da relazione?

In genere c’è un primo dubbio che salta fuori senza apparenti ragioni, si può trattare della paura di essere attratti da qualcuno che non sia il nostro partner, oppure notare un difetto che fino a quel momento non si riteneva così importante e sentire la necessità impellente di interrompere la nostra relazione.

A quel punto si inizia a cercare su internet una soluzione oppure a chiedere rassicurazioni ad amici e parenti o al partner stesso. Ci si inizia anche a mettere alla prova per verificare se effettivamente quello che pensiamo sia reale, questo può portare a flirtare con sconosciuti, a lasciare il proprio partner per vedere se davvero ci manca o a tradirlo per capire se siamo in grado di farlo.

Qui il dubbio da mentale che era inizialmente comincia ad avere dei comportamenti reali che lo alimentano e tende a mantenere questa forma con momenti in cui è più presente e altri in cui sembra sparire, magari sostituito da dubbi su altri argomenti (per questo motivo capita che non ci rendiamo conto che il problema è ancora attivo pensando che si tratti d’altro).

Come comportarsi per superarlo al meglio?

Se ci rendiamo conto in tempo che si sta instaurando un doc da relazione possiamo intervenire con i suggerimenti presenti anche in questo sito o nel libro “DOC da Relazione: riconoscerlo, affrontarlo, superarlo”, ma se abbiamo superato quella fase e ormai il doc si è cronicizzato è consigliabile un percorso di psicoterapia individuale specifico per questo tipo di disturbo.